giovedì 15 marzo 2007

Candeline

L'immagine a fianco, dell'artista Fosca, raffigura Pasifae incinta del Minotauro per volere di Giove. L'artista ha usato per simboleggiare l'inizio di una nuova vita nel grembo di Pasifae, una candela accesa. Tale simbologia, pur essendo antichissima nella storia dell'umanità, ci accompagna tutt'ora nel rito dello spegnimento delle candeline durante un compleanno. Ogni candelina rappresenta un anno di vita, ma per completare il rito secondo la tradizione per la quale è nato, bisognerebbe aggiungere fin dal primo anno una candelina in più, che rappresenti la nostra vita dal concepimento alla nascita. In origine infatti, il rito delle candeline sulla torta, aveva inizio già qualche mese dopo la nascita di un nuovo individuo: era una sorta di battesimo del nuovo nato, i cui genitori festeggiavano la nascita, spegnendo la sua prima candelina, proprio come simbolo della sua venuta alla...luce.

La proprietaria di un negozio del Vomero, quartiere di Napoli, anni fa, trovandomi nel suo esercizio proprio per acquistare delle candeline di compleanno, mi informò circa la presenza sulla torta, della candelina in più, che stando a quel che ne sapeva lei, doveva rimanere spenta, a simboleggiare l'augurio per l'anno nuovo.
Lo stato di spento, in questa traccia della candelina della nascita, disperde tuttavia il suo significato religioso; lo stato di acceso delle candele durante una cerimonia religiosa infatti, nell'antichità, serviva a tenere lontani gli spiriti maligni richiamati da una riunione di esseri umani per festeggiare un lieto evento. In Germania nel medioevo ad esempio, si usava tenere accese tutte le fonti luminose di una casa, nel giorno del compleanno di un suo abitante. Questo spiega anche perchè le candeline vengano spente solo alla fine di una festa: la riunione sta per sciogliersi, anche gli spiriti maligni si allontaneranno; non c'è più bisogno di spaventarli col fuoco come una volta si faceva con gli animali feroci per tenerli lontani dalle nostre abitazioni.

Fonti bibliografiche: Desmond Morris, Il bambino: tutti i perchè, Mondadori, 1993
Grazie a Marcella Fusco per la gentile concessione dell'utilizzo della foto della sua opera Magica fragmenta





4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao laura! interessante questa storia delle candeline. quella che simboleggia la vita dal concepimento alla nascita mi fa venire in mente che da qualche parte ho letto che in molti paesi si festeggia il nono mese dalla nascita del bimbo perché in quel momento supera il tempo dei nove mesi in cui è stato in pancia. interessante, no? (sempre che, con intelligenza, non si cada in pericolose derive per cui embrione=vita e tutte le conseguenze che ben conosciamo...)

Laura ha detto...

Se ci si ragiona su, non si rischia di caderci; 9 mesi sono appunto una gravidanza per intero. E' proprio "il sonno della ragione" infatti che "genera mostri".
Comunque, non ti ricordi Marta,[ti nomino perchè sai, in questa folla di commentatori.;0)] in quali Paesi c'è l'uso di questa candelina in più?

marcella candido cianchetti ha detto...

ma abiti a napoli? parli del vomero,ciao

Laura ha detto...

Si, Marcella, sono di Napoli, del Vomero appunto :-)