mercoledì 4 aprile 2007

Carnevale...dei piccolissimi


Per i bambini, il carnevale nostrano, presenta similitudini nel gioco scaramantico ed alla teatralità a loro innata, con i travestimenti di Halloween dei ragazzini anglosassoni. Ma i neonati? Da cosa origina l'abitudine di travestire bambini così piccoli che neanche si rendono conto? Nella motivazione più o meno consapevole di proiettare sui bambini, i nostri desideri circa il carattere o l'aspetto che vorremmo avessero, - es. bambine cicciottelle vestite come improbabili ballerine o leggiadre fatine - vi è il residuo ancestrale di indossare la pelliccia di questo o quell'animale nella speranza di acquisirne le caratteristiche. Così come in un arcaico passato i sacerdoti o a volte i guerrieri impersonavano l'orso indossandone la sua pelliccia per officiare alcuni riti, le mamme travestono i loro bimbi neonati, come i piccoli degli animali da cui più o meno inconsciamente vorrebbero che mutuassero alcuni tratti fisici o psicologici particolari. Ad esempio: l'agilità del gattino, la lealtà del cane, la capacità (auto) curativa dell'ape, o dell'orso, e simili, per finire ai travestimenti dei personaggi dei cartoon con i quali richiamare il potere (delle regine) la bellezza (delle principesse) e via dicendo. Tale rito ancestrale si palesa anche in chi sceglie per i propri figli, nomi di animali; Orso, Lupo etc., considerando anche il fatto che presso i nativi americani, la pratica medica di indossare la pelliccia di un animale per acquisirne le capacità curative, è ancora in uso.
Fonti: Wikipedia, l'enciclopedia on line;
Grizzly Bear Lake: "L'iniziazione all'arte dell'uomo-medicina" Edizioni Amrita

Nessun commento: