giovedì 17 maggio 2007

"Tutti giù per terra!"

Appena conquistata la stazione eretta i bambini poi tornano a preferire strisciare o gattonare con sommo disappunto dei loro genitori preoccupati che respirino polvere germi batteri etc.
A parte la considerazione che il crescere in un ambiente troppo pulito non giova allo sviluppo di anticorpi da parte dei bambini, bisogna farne un'altra su questo "rito" dello spalmarsi a terra, più innato che ancestrale. Il contatto col pavimento serve ai bambini a rilassarsi dopo il gioco o la corsa, quando entrano in uno stato di abbandono mentale e fisico oppure si addormentano beati.

La pratica dello Yoga, scienza antichissima (pare abbia più di 5.000 anni) aiuta i bambini ad interiorizzare, e agli adulti a ricordare il rilassamento, innato nel fanciullo. La coscienza durante questo processo rimane testimone dell'attività del corpo e della mente, facendo si che il rilassamento abbia effetti rigeneranti, donando calma e facilitando i sogni tranquilli.
Giocare per terra, gattonare, strisciare sono comunque atti che il bambino deve fare quando è piccolo perchè il movimento su di una superficie piatta ed estesa come il pavimento gli serve per interiorizzare il rapporto spazio/tempo, ed ai genitori o insegnanti a controllare che ciò avvenga nel modo giusto. Un tempo si pensava che non aver gattonato predisponesse alla dislessia. Oggi ci sono casi di dislessici con un passato di gattonatori di tutto rispetto (anche se bisognerebbe sapere "come" muovevano gli arti per spostarsi) ma è interessante notare che c'è una popolazione primitiva in cui la credenza dell'impurità della terra, intesa come suolo, impedisce ai suoi figli di stare per terra prima di imparare a camminare eretti; questi indigeni sono tutti dislessici.
Fonti bibliografiche: Ugo Pirro - Mio figlio non sa leggere - Milano Rizzoli 1981
Stefania Montagna - Yoga Bimbi - Edizioni Cerchio della Luna 2003
Le foto del bambino sotto il tavolo e di quello per terra ritraggono i figli dei coniugi Borgnino autori del sito di Mediasuk: Vivere semplice e spregiudicato
La foto dei bambini che fanno yoga è di un centro yoga

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao! mi piacciono molto questi due post, sul girotondo e sul rapporto con il pavimento. In effetti, avendo fatto tanti anni di danza, ho lavorato sempre molto sul rapporto corpo-terra, e a volte mi dimentico come invece molti adulti non abbiano proprio familiarità (o meglio l'hanno dimenticata) con questa dimensione della fisicità, probabilmente trasmettendo anche ai loro figli un senso di distacco (o quasi di paura) verso il pavimento. Come possiamo dare ai nostri piedi tutto il peso del rapporto con la materia che ci tiene ancorati a questo mondo? Grazie per questi piccoli spunti per pensare.

Laura ha detto...

Quando studiavo all'Accademia di Belle Arti, mi colpì il commento lasciato da una attrice/ballerina al termine della propria esibizione sul palco dell'Accademia: disse più o meno così: "Il pavimento del palco è il nostro partner, quindi la prossima volta provvedete a tenerlo pulito!" Questo fu il primo imput per questo post, seguito da quello dato da tutte le volte in cui mia figlia quest'inverno si è beatamente addormentata sul freddo pavimento...

Anonimo ha detto...

Laura,
ma lo sai che mio figlio Mark non ha mai gattonato ed ha iniziato a camminare a 9 mesi ed è dislessico. Ma come funziona questo rapporto tra gattonare e dislessia?

Laura ha detto...

Le persone dislessiche presentano una "laterizzazione del cervello" che significa un mancato utilizzo dei due emisferi cerebrali insieme, utile a rapportare lo spazio col tempo. Leggere una parola scritta significa infatti mettere in relazione lo SPAZIO che occupano le lettere di una parola sul foglio e il TEMPO che occorre per pronuciarle in sequenza. Gattonare, servirebbe ad allenare i due emisferi del cervello a lavorare insieme, utilizzando bene la sequenza di movimento portando ad esempio avanti, prima la mano destra con il ginocchio destro, e poi gli altri due arti del lato sinistro, e non come alcuni bambini fanno spostando prima entrambi le mani avanti e poi entrambe le ginocchia.

agiad ha detto...

Colgo l'occasione di questo post per presentarmi e fare una richiesta. Sono mamma di 2 ragazzini dislessici alle prese con l'istruzione e il mondo scuola che ancora oggi fatica a voler accettare la dislessia come un disturbo e non come un handicap.
E' ormai noto che un bambino dislessico non ha alcun problema intellettivo, al contrario ha un intelligenza pienamente nella norma se non superiore, semplicemente ha un modo di aprrendere che è diverso! Scrivo qui come ho già fatto in altri posti perchè vorrei rendervi partecipi di una petizione che noi genitori di bambini DSA(disturbi specifici dell'apprendimento) abbiamo scritto e controfirmato affinchè venga approvata una legge che possa finalmente tutelare i nostri bambini.
Spero che vogliate apporre anche voi la vostra firma e soprattutto sensibilizzare quanti conoscete. Il link è il seguente
http://www.petitiononline.com/amicar01/petition.html

Grazie di cuore a quanti metteranno il loro nome e cognome per questa causa.

Laura ha detto...

ulp Ivana: solo ora ho letto iol tuo messaggio; mi affretto e vado subito nel link segnalatomi a vedere che si può fare per questa giusta causa.